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gli
Allium
contengono alliina, un amminoacido inodore che per azione
dell'enzima alliinasi, liberantesi con la rottura del bulbo, si trasforma in
allicina, composto fortemente odoroso; tutte le specie di
Allium
possiedono diverse proprietà medicinali; bulbi e foglie sono commestibili.
Il nome generico, già in uso presso i Romani, deriva da una radice
indoeuropea che significa 'caldo', 'bruciante', per l'odore e sapore pungenti
dei bulbi; quello specifico si riferisce alla città di Napoli. Forma
biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno.
487
Fiori disposti in spiga avvolta da una grande brattea
petaloide (spata)
488
487
Fiori di aspetto diverso
490
488
Spata tubulosa, con lembo trasformato in un'appendice filiforme
Arisarum proboscideum (L.) Savi
Specie endemica della penisola italiana, dall'Emilia-Romagna alla
Calabria, con optimum al di sotto della fascia montana. Cresce al margine
di boschi, nelle radure, in cespuglieti, in fessure rocciose, su suoli freschi
ed umidi. In nome generico era già in uso presso gli antichi per una pianta
simile, quello specifico allude al lungo e sottile prolungamento della
spata, simile ad una proboscide. Localizzata nel Parco. Forma biologica:
geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: ottobre-maggio. Sinonimo:
Arum
proboscideum
L.
488
Spata non tubulosa, con lembo più sviluppato del tubo
basale
489
489
Pagina superiore delle foglie verde con macchie scure. Infiorescenza con clava violacea,
progressivamente assottigliata alla base
Arum maculatum L.
Specie dell'Europa centro-meridionale presente in tutta Italia salvo che in
Puglia, Sicilia e forse Valle d'Aosta, con optimum nella fascia montana
inferiore. Cresce in cespuglieti ombrosi, radure di boschi cedui e di
faggete termofile, ma anche lungo i fossi, presso le concimaie e lungo le
strade, su suoli piuttosto freschi e ricchi di composti azotati. Il nome
generico è di etimologia incerta, quello specifico allude alle caratteristiche
macchie spesso presenti sulle foglie. Tutta la pianta contiene sostanze
fortemente tossiche ma termolabili; il rizoma è ricco di amido ed un
tempo veniva utilizzato previa cottura persino per l'alimentazione umana.
Diffusa soprattutto alle quote superiori del Parco. Forma biologica:
geofita rizomatosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
489
Pagina superiore delle foglie senza macchie scure, con venature o macchie bianche.
Infiorescenza con clava gialla, bruscamente assottigliata alla base
Arum italicum Mill. subsp. italicum
Specie stenomediterranea presente in tutta Italia con optimum nella fascia
submediterranea. Cresce in macchie, cedui, radure, siepi, vigne ed oliveti,
di solito in ambienti disturbati su suoli freschi e profondi presso gli abitati
ed i coltivi. Probabili stazioni originarie sono i boschi igrofili a pioppi,
salici e sambuco, in cui si associa spesso a
Ranunculus ficari
a s.l. Tutte le
parti della pianta sono velenose, soprattutto da fresche. Il nome generico
era già in uso presso Greci e Romani. Diffusa soprattutto alle quote
inferiori del Parco. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di
fioritura: marzo-maggio.
490
Piante succulente, con foglie carnose
491
490
Piante non succulente
496
491
Petali gialli o giallastri
492
491
Petali non gialli
494
1...,120,121,122,123,124,125,126,127,128,129 131,132,133,134,135,136,137,138,139,140,...180