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Specie eurosiberiana presente in tutta Italia dal livello del mare alla fascia
montana. Cresce in boschi maturi di latifoglie decidue (faggete, più
raramente quercete), ma anche in parchi ed aiuole ombrose, su suoli
argillosi freschi, profondi ed umiferi, piuttosto ricchi in composti azotati,
da neutri a subacidi. Il nome generico, già in uso presso i Romani per
designare sia la pianta che il colore dei suoi petali, deriva da una radice
indoeuropea che significa 'intrecciare', 'flessibile', 'sinuoso', forse per i
lunghi rizomi di molte specie; la specie è dedicata al botanico tedesco
H.G.L. Reichenbach (1793-1879). Diffusa in tutta l'area del Parco. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: marzo-luglio.
522
Piante senza fusti, con foglie e fiori inseriti a livello del
suolo
523
523
Petali di color viola scuro. Stipole largamente ovali. Foglie arrotondate, ottuse
Viola odorata L.
Specie eurimediterranea presente in tutta Italia al di sotto della fascia
montana inferiore. Cresce soprattutto in prossimità di abitati e periferie, ai
margini di boschetti e siepi, su suoli argillosi umiferi e freschi, piuttosto
ricchi in composti azotati. Viene spesso coltivata nei giardini e forma
ibridi con altre specie congeneri. Il nome generico, già in uso presso i
Romani per designare sia la pianta che il colore dei suoi petali, deriva da
una radice indoeuropea che significa 'intrecciare', 'flessibile', 'sinuoso',
forse per i lunghi rizomi di molte specie; il nome specifico allude ai fiori
profumatissimi. Diffusa in tutta l'area del Parco. Forma biologica:
emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura: febbraio-aprile.
523
Petali di color viola chiaro. Stipole lineari-lanceolate. Foglie ovali, acute
Viola alba Besser subsp. dehnhardtii (Ten.) Becker
Entità appartenente ad una specie sudeuropea presente in tutta Italia dal
livello del mare alla fascia montana inferiore; questa sottospecie non è
stata ancora segnalata soltanto per Valle d'Aosta, Trentino-Alto Adige e
Veneto. È una delle prime piante a fiorire alla fine dell'inverno, ai margini
di boschetti disturbati, robinieti, boschi luminosi, radure, su suoli argillosi
piuttosto freschi, ricchi in calcio e composti azotati. Il nome generico, già
in uso presso i Romani per designare sia la pianta che il colore dei suoi
petali, deriva da una radice indoeuropea che significa 'intrecciare',
'flessibile', 'sinuoso', forse per i lunghi rizomi di molte specie; il nome
specifico allude alla frequente presenza di fiori di colore bianco; la
sottospecie è dedicata a F. Denhardt, capo-giardiniere dell'Orto Botanico
di Napoli nella prima metà del XIX secolo. Diffusa soprattutto alle quote
inferiori del Parco. Forma biologica: emicriptofita rosulata. Periodo di
fioritura: febbraio-aprile. Sinonimo:
Viola dehnhardtii
Ten.
524
Petali almeno in parte gialli o giallastri
525
524
Petali non gialli
527
525
Foglie lineari. Petali fusi tra loro. Calice presente
Linaria vulgaris Mill. subsp. vulgaris
Specie eurasiatico-sudeuropea presente in tutta Italia salvo che in Sicilia
dalla costa alla fascia montana ove è più rara. Cresce in vegetazioni
disturbate, ai margini di strade, negli scali ferroviari, in cave, discariche,
coltivi, radure di boschi aridi, su suoli da pietrosi a sabbioso-argillosi,
ricchi in basi e composti azotati. Il nome generico allude alla somiglianza
delle foglie con quelle del lino, quello specifico deriva dal latino 'vúlgus'
(volgo) e significa 'comune', 'diffuso', 'frequente'. Un tempo usata nella
medicina popolare, ma di azione non comprovata. I fiori erano usati per
tingere i capelli. Diffusa in tutta l'area del Parco. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-ottobre.
525
Foglie non lineari. Petali liberi. Calice assente
526
526
Sperone chiaramente rivolto verso il basso
Dactylorhiza sambucina (L.) Soó
Specie europeo-caucasica presente in tutta Italia salvo che in Sardegna