135
nome specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e significa 'comune',
'diffuso', 'frequente'. Diffusa soprattutto alle quote inferiori del Parco.
Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-ottobre.
Sinonimi:
Odontites rubra
(Baumg.) Opiz subsp.
rubra
508
Calice apparentemente assente (sepali colorati e simili a petali)
Polygala vulgaris L. subsp. vulgaris
Specie eurasiatica presente (con 2 sottospecie) in tutta Italia salvo che in
Puglia, Basilicata e forse Sicilia, dal livello del mare alla fascia subalpina.
Cresce in prati, pascoli, boscaglie, boschi degradati e querceti aperti, su
substrati silicei. Il nome generico, che in greco significa 'molto latte',
deriva dalla credenza che la pianta aumentasse la produzione di latte nel
bestiame; il nome specifico deriva dal latino 'vúlgus' (volgo) e significa
'comune', 'diffuso', 'frequente'. Localizzata nel Parco. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
509
Almeno il petalo inferiore di colore prevalentemente
bianco o biancastro
510
509
Petali non bianchi
512
510
Petali esterni roseo-violetti. Ovari orizzontali, frutti alla fine penduli. Pianta esclusiva di
ambienti umidi (prati umidi, boschi radi umidi, etc.)
Epipactis palustris (L.) Crantz
Specie eurasiatica diffusa in tutta Italia sino alla fascia montana inferiore.
Cresce in torbiere, giuncheti, canneti, su suoli limosi almeno
periodicamente imbibiti e ricchi in basi. Il nome generico era già usato
dagli antichi Greci per designare una pianta ed è di etimologia incerta; il
nome specifico allude all'habitat. Localizzata soprattutto nel versante
romagnolo del Parco, in ambienti umidi. Forma biologica: geofita
rizomatosa. Periodo di fioritura: giugno-agosto. Sinonimi:
Epipactis
longifolia
All.,
Helleborine palustris
(L.) Schrank,
Serapias palustris
Mill.
510
Petali esterni non roseo-violetti. Ovari e frutti più o meno
eretti. Piante non esclusive di ambienti umidi
511
511
Foglie 6-10, almeno 6 volte più lunghe che larghe, piegate a V. Tepali candidi, acuti.
Infiorescenza di solito con più di 15 fiori
Cephalanthera longifolia (L.) Fritsch
Specie eurasiatica presente in tutta Italia dal livello del mare alla fascia
montana (raramente anche più in alto), con optimum nella fascia dei
boschi di latifoglie subtermofile. Cresce in quercete e faggete termofile
aperte, boscaglie, pinete miste, a volte anche su dune costiere consolidate,
su suoli ricchi in basi e carbonati, subaridi e ben drenati, in situazioni
piuttosto ombreggiate. Il nome generico deriva dal greco 'kephalos' (testa)
ed 'anthera' (antera) ed allude al pollinario globoso. Diffusa in tutta l'area
del Parco. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura:
aprile-giugno. Sinonimo:
Cephalanthera ensifolia
Rich.
511
Foglie 3-5, circa 2-3 volte più lunghe che larghe, non piegate a V. Tepali di color bianco-
giallognolo, ottusi. Infiorescenza di solito con meno di 15 fiori
Cephalanthera damasonium (Mill.) Druce
Specie diffusa dall'Europa meridionale all'Asia minore, Caucaso ed Iran,
presente in tutta italia al di sotto della fascia montana superiore ma più
comune nell'Italia settentrionale. È caratteristica dei boschi termofili di