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delle colture e degli ambienti ruderali su suoli argillosi ma areati,
abbastanza freschi, ricchi in composti azotati, decalcificati, da neutri a
subacidi, con
Polygonum aviculare
s.l.,
Senecio vulgaris
,
Veronica
persica
etc. Il nome generico è dedicato al medico italiano Gabriele
Fallopio (1523-1562); il nome specifico allude ai fusti volubili simili a
quelli del convolvolo. Localizzata nel Parco. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: giugno-ottobre. Sinonimo:
Polygonum
convolvulus
L.
542
Fiori lunghi 3-4.5 cm. Calice parzialmente nascosto da 2 brattee fogliacee
Convolvulus sepium L. subsp. sepium
Specie eurasiatico-sudeuropea oggi divenuta subcosmopolita nella zona
temperata, presente in tutta Italia al di sotto della fascia montana. Ha
l'optimum lungo il corso medio-inferiore dei fiumi da cui è passata alle
aree agricole come infestante delle colture erbacee, dei cereali, dei vigneti
e degli incolti, su suoli limoso-argillosi freschi, ricchi in composti azotati.
Il nome generico deriva dal greco 'kàlix' (calice) e 'stéghe' (tetto), per le
grandi brattee che proteggono il calice; il nome specifico deriva dal latino
'saepes' (siepe) in riferimento all'habitat. La pianta è debolmente tossica.
Diffusa soprattutto alle quote inferiori del Parco. Forma biologica:
emicriptofita scandente. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
542
Fiori lunghi 1.5-3 cm. Calice non nascosto, con brattee brevi
Convolvulus arvensis L.
Specie eurasiatico-sudeuropea oggi divenuta subcosmopolita nelle zone
temperato-calde, presente in tutta Italia dal livello del mare alla fascia
montana superiore. Cresce come infestante in vegetazioni ruderali presso
gli abitati, ai margini di strade e viottoli campestri, in coltivi, scarpate,
giardini e vigneti, su suoli argillosi spesso costipati, ricchi in composti
azotati ma poveri in humus. Il nome generico deriva dal latino
'convolvere' (avvolgere) per i fusti volubili; il nome specifico in latino
significa 'dei campi arati'. La pianta è debolmente tossica. Diffusa in tutta
l'area del Parco. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura:
maggio-ottobre.
543
Petali gialli, giallognoli o arancioni
544
543
Petali non gialli né arancioni
564
544
Petali 4
545
544
Petali 5 o più
546
545
Foglie lineari. Frutto almeno 5 volte più lungo che largo
Erysimum sylvestre (Crantz) Scop. subsp. sylvestre
Specie subendemica delle Alpi orientali e delle Dinaridi, in Italia
presente, con due sottospecie, dalla Lombardia al Friuli, con stazioni
disgiunte in Toscana. Cresce su rupi, pendii aridi e pietrosi, ghiaioni e
macereti, su substrati sia silicei che calcarei, dalla fascia submediterranea
a quella subalpina. Il nome del genere è la latinizzazione di 'erysimon', il
nome di una pianta citata da Teofrasto. Forma biologica: emicriptofita
scaposa. Periodo di fioritura: maggio-agosto.
545
Foglie non lineari. Frutto circa tanto lungo che largo
Alyssoides utriculata (L.) Medik.
Specie diffusa dalle montagne della parte centro-orientale del
Mediterraneo a quelle dell'Anatolia, presente in Italia nelle Alpi Graie e
Cozie, Appennino Ligure e Tosco-Emiliano, Appennino centrale e
meridionale fino alla Basilicata nord-orientale, ma con areale molto
frammentato
(probabile
relitto
tardo-terziario),
dalla
fascia
submediterranea a (raramente) oltre il limite degli alberi. Il nome generico