152
deriva dal latino 'capsa' (contenitore per papiri, cofanetto); quello
specifico allude alla somiglianza dei frutti con delle piccole bisacce.
Diffusa soprattutto alle quote inferiori del Parco. Forma biologica:
emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: marzo-ottobre. Sinonimo:
Thlaspi bursa-pastoris
L.
574
Frutto a contorno non triangolare
Draba muralis L.
Specie con vasta distribuzione oloartica, presente in tutta Italia al di sotto
della fascia montana superiore ma più frequente nell'Italia centro-
meridionale. Cresce in incolti, prati, boscaglie, margini i dstrade, radure e
muretti a secco. Il nome generico deriva dal greco 'drabe' (acre, aspro,
amaro), quello specifico allude all'ecologia della specie. Diffusa in tutta
l'area del Parco. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura:
aprile-luglio.
575
Foglie lobate
Saxifraga exarata Vill. subsp. moschata (Wulfen) Cavill.
Specie delle montagne dell'Europa meridionale con distribuzione estesa al
Caucaso, presente con 5 sottospecie lungo tutto l'arco alpino e gli
Appennini sino alla Basilicata; la subsp.
moschata
si ferma in Umbria con
stazioni disgiunte in Basilicata. Cresce su rupi, pietraie, ghiaie
consolidate, con optimum al di sopra del limite degli alberi, su substrati
calcarei. La spiegazione del nome generico, già in uso presso gli antichi,
viene data da Plinio: 'quia saxa frangit' (poiché rompe le pietre), a causa
dell'ecologia di molte specie che vivono sulle rocce; il nome specifico
deriva dal latino 'exarare' (arare profondamente), per le foglie solcate.
Rara nel Parco, presente soprattutto nell'area di M. Falterona-M. Falco.
Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-
agosto. Sinonimo:
Saxifraga moschata
Wulfen
575
Foglie non lobate
576
576
Foglie a base cuoriforme
577
576
Foglie a base non cuoriforme
579
577
Foglie natanti a pelo d'acqua
Nymphaea alba L.
La ninfea comune è una specie a vasta distribuzione eurasiatica presente
in quasi tutte le regioni d'Italia. Cresce in acque stagnanti oligo-
mesotrofiche profonde fino a 1.5 m, dal livello del mare ai 1500 m circa.
La pianta contiene ninfeina e altri alcaloidi che a dosi molto basse hanno
proprietà sedative e anafrodisiache, ma sono altamente tossici; il rizoma
ricco in amido fu usato nel passato nei periodi di carestia, sia come
verdura che ridotto a farina, previe ripetute cotture per disperdere le
sostanze tossiche. Il nome generico, citato da Teofrasto e Dioscoride,
deriverebbe dal greco 'nymphaia' (pianta delle ninfe), perché tipica dei
boschi e delle zone paludose dove dimoravano le ninfe, anche se alcuni
autori lo fanno derivare dal persiano 'ninufar', nome di una pianta
acquatica; il nome specifico allude al colore bianco dei fiori. Forma
biologica: idrofita radicante. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
577
Foglie non natanti a pelo d'acqua (piante terrestri)
578
578
Margine della foglia intero. Fiori solitari
Parnassia palustris L. subsp. palustris
Specie eurosiberiana presente in tutte le regioni del nord ( è ormai quasi
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