148
559
Corolla più larga di 5 mm e più lunga di 15 mm
Digitalis lutea L. subsp. lutea
Entità a distribuzione subatlantica, presente lungo tutto l'arco alpino
(salvo che in Friuli e Valle d'Aosta) e nell'Appennino settentrionale sino
al Monte Falterona, con optimum nella fascia montana. Cresce nelle
radure di cedui e faggete termofile, in arbusteti, pascoli, ai margini dei
sentieri, in situazioni semi-ombreggiate. Il nome generico deriva dal
latino 'digitalis' (del dito, ditale) per la forma della corolla; il nome
specifico, dal latino 'luteus' (giallo) allude al colore dei fiori. Tutte le
specie di Digitalis contengono un gruppo di glucosidi con potente effetto
cardiotonico che le rendono fortemente velenose; oggi tali sostanze
vengono sintetizzate in laboratorio ed ampiamente usate nell'industria
farmaceutica. Diffusa soprattutto alle quote superiori del Parco. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-luglio.
559
Corolla più stretta di 5 mm e più breve di 15 mm
Digitalis lutea L. subsp. australis (Ten.) Arcang.
Entità endemica della penisola italiana, dall'Emilia alla Calabria, con
optimum nella fascia montana inferiore. Cresce in radure di faggete e
boschi misti, pascoli e cespuglieti. Il nome generico deriva dal latino
'digitalis' (del dito, ditale) per la forma della corolla; il nome della
sottospecie in latino significa 'meridionale'. Tutte le specie contengono un
gruppo di glucosidi con potente effetto cardiotonico che le rendono
fortemente velenose; oggi queste vengono sintetizzate in laboratorio ed
ampiamente usate nell'industria farmaceutica. Diffusa soprattutto alle
quote inferiori del Parco. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo
di fioritura: maggio-luglio. Sinonimi:
Digitalis australis
Ten.,
Digitalis
micrantha
Roth
560
Fusto alato su tutta la lunghezza. Stami con filamenti spessi quasi quanto l'antera
Symphytum officinale L.
Specie europeo-caucasica presente in quasi tutta Italia al di sotto della
fascia montana. Cresce in ambienti umidi a volte disturbati lungo corsi
d'acqua, fossi e canali, su suoli limoso-argillosi profondi, subneutri. Il
nome generico deriva dal greco 'symphuò' (unisco), per l'antica credenza
che la pianta potesse rinsaldare le ossa fratturate, da cui il nome italiano
'consolida'; il nome specifico deriva dal latino 'officina' (officina,
farmacia), per l'uso a scopo medicinale. La pianta contiene alcaloidi
epatotossici (pirrolizidina). Localizzata nel Parco. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
560
Fusto non alato, o alato solo in parte. Stami con filamenti più sottili delle antere
Symphytum tuberosum L.
Specie submediterraneo-pontica presente in tutta l'Italia continentale salvo
che in Valle d'Aosta al di sotto della fascia montana superiore (raramente
più in alto). Cresce in boschi di latifoglie decidue, soprattutto querceti,
ostrieti e castagneti, evitandone gli aspetti più aridi, su suoli profondi ma
ricchi in scheletro, umiferi, aerati, talvolta decalcificati, da neutri a
subacidi. Il nome generico deriva dal greco 'symphuò' (unisco), per
l'antica credenza che la pianta potesse rinsaldare le ossa fratturate, da cui
il nome italiano 'consolida'; il nome specifico si riferisce alle radici
ingrossate a tubero. Le foglie giovani sono commestibili in piccola
quantità. Diffusa in tutta l'area del Parco. Forma biologica: geofita
rizomatosa. Periodo di fioritura: marzo-aprile.
561
Bocca della corolla circondata da 5 squame. Frutto a tetrachenio (4 nucule disposti a
croce - lente!)
Lithospermum officinale L.
Specie eurosiberiana presente in tutta Italia (la presenza in Calabria è
dubbia) al di sotto della fascia montana. Cresce in orli boschivi disturbati,
lungo le piste forestali nelle pinete, nelle lande incespugliate, su suoli
argilloso-sabbiosi per lo più calcarei ma anche arenacei purché ricchi in