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con optimum nella fascia montana. Cresce in praterie e radure di
altitudine. Il colore dei petali è variabile, anche all'interno della stessa
popolazione, dal roseo-violetto al giallo. Il nome generico, dal greco
'dáktylon' (dito) e 'rhiza' (radice) allude alla forma digitata dell'apparato
radicale; quello specifico si riferisce al profumo dei fiori, simile a quello
dei fiori di sambuco. Diffusa soprattutto alle quote superiori del Parco.
Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: aprile-giugno.
Sinonimi:
Dactylorhiza latifolia
(L.) H. Baumann & Künkele,
Orchis
sambucina
L.
526
Sperone più o meno diritto o rivolto verso l'alto
Orchis provincialis Balb. ex Lam. & DC.
Specie stenomediterranea presente in tutta Italia salvo che in Friuli
Venezia Giulia e forse Valle d'Aosta e Trentino-Alto Adige, al di sotto
della fascia montana inferiore; più frequente nell'Italia centro-
meridionale. Cresce in boschi mesofili, castagneti, prati freschi e talvolta
margini e scarpate stradali, su substrati prevalentemente calcarei. Il nome
generico in greco significa 'testicoli', alludendo ai due tuberi appaiati di
grandezza diversa; il nome specifico si riferisce alla Provenza, da cui la
specie fu originariamente descritta. Diffusa in tutta l'area del Parco.
Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura: aprile-maggio.
Sinonimi:
Orchis cyrilli
Ten.,
Orchis leucostachys
Griseb.
527
Petali bianchi o bianco-verdastri
528
527
Petali almeno in parte rosei o violetti
529
528
Petali candidi
Anacamptis morio (L.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase
Specie eurasiatico-sudeuropea presente in tutta Italia salvo che in
Sardegna dal livello del mare alla fascia montana inferiore. Cresce in prati
aridi e cespuglieti, su suoli limoso-argillosi piuttosto profondi, sia su
calcare che su substrati arenacei. Il nome generico deriva dal greco
'anakamptéin' (ripiegare); il nome specifico è di etimologia incerta:
potrebbe derivare dal latino 'morio' (buffone) per le striature del casco che
ricordano il berretto di un giullare o da 'morion', l'elmo dei soldati
spagnoli del XVI secolo. La specie è stata recentemente trasferita al
genere
Anacamptis
sulla base di dati molecolari, prima faceva parte del
genere
Orchis
, che in greco significa 'testicoli', alludendo ai due tuberi
appaiati di grandezza diversa. Dai tuberi di tutte le
Orchis
si ottiene una
specie di farina (salep) ancor oggi purtroppo (sono tutte specie protette!)
utilizzata nei paesi mediterranei, soprattutto in Turchia, sia per
l'alimentazione che a scopi medicinali. Diffusa soprattutto alle quote
inferiori del Parco. Forma biologica: geofita bulbosa. Periodo di fioritura:
aprile-giugno. Sinonimi:
Orchis morio
L.,
Orchis picta
Loisel.
528
Petali almeno in parte verdastri
Platanthera bifolia (L.) Rich.
Specie eurasiatica presente in tutta l'Italia continentale, dal livello del
mare a circa 2000 m. Cresce ai margini e nelle radure dei boschi, su suoli
limoso-argillosi piuttosto poveri in composti azotati, da neutri a subacidi,
alternativamente freschi e subaridi. Il nome generico, dal greco 'platys'
(largo) ed 'antherôs' (antere) allude alla forma allargata del pollinario,
quello specifico al fatto che spesso (ma non sempre) la pianta presenta 2
sole foglie. La specie è impollinata prevalentemente da farfalle notturne,
il che spiega il lungo sperone e l'aspetto poco appariscente dei fiori.
Diffusa soprattutto alle quote inferiori del Parco. Forma biologica: geofita
bulbosa. Periodo di fioritura: maggio-giugno. Sinonimi:
Orchis bifolia
L.,
Platanthera solstitialis
Boen.
529
Foglie tutte più brevi di 2 cm. Pianta violacea su fusti e foglie
Limodorum abortivum (L.) Sw.
Specie sudeuropea presente in tutta Italia sino alla fascia montana
inferiore. Cresce nei boschi termofili, su suoli argillosi mediamente