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biologica: terofita scaposa (emicriptofita bienne/emicriptofita scaposa).
Periodo di fioritura: marzo-luglio.
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Fiori di color rosso intenso
Papaver rhoeas L. subsp. rhoeas
Il papavero comune o rosolaccio è una specie di origine asiatico-
mediterranea che sin dal Neolitico si accompagnava alle colture di cereali
e oggi è divenuta cosmopolita. È presente in tutta Italia al di sotto della
fascia montana e cresce in vegetazioni pioniere lacunose come coltivi,
orti, giardini, ai margini di strade e discariche, su suoli argillosi, ricchi in
composti azotati, mediamente freschi e subneutri. Nonostante sia spesso
indicata come pianta officinale, utile in campo curativo e cosmetico,
bisogna prestare attenzione in quanto tutte le parti della pianta (tranne i
semi e le giovani piantine) e soprattutto il latice sono tossiche per la
presenza di alcaloidi. Al Castello Sforzesco lo si può incontrare, ad
esempio, sui ruderi del Rivellino. Il nome generico deriva dall’arabo
“papámbele” a sua volta derivato dal sanscrito “papavira” o “papavara”
(succo nocivo); l’ipotesi di derivazione dal celtico “papa” (pappa per
bambini per conciliarne il sonno) sembra insostenibile. L’epiteto specifico
molto probabilmente si ricollega al greco “róia” (melograno) per il colore
rosso della corolla. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura:
aprile-luglio.
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Fiori bianchi
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Frutto a siliqua, almeno 5 volte più lungo che largo
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Frutto a siliquetta, al massimo 2 volte più lungo che largo
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Foglie del fusto in numero di 2-3, più piccole di quelle basali. Peduncoli fioriferi lunghi
1.5-2 mm
Cardamine hirsuta L.
La cardamine irsuta è una specie mediterraneo-atlantica, oggi divenuta
cosmopolita di area temperata, presente in tutta Italia dal livello del mare
alla fascia montana. Cresce in vegetazioni ruderali di giardini e parchi, nei
vigneti, ai margini di siepi e strade, nei campi e su muretti, su suoli
argillosi da neutri a subacidi, freschi e umiferi, ricchi in composti azotati,
spesso con gerani annuali di origine mediterranea, anch’essi divenuti
cosmopoliti. A Milano è tra le prime piante a fiorire sui marciapiedi alla
fine dell’inverno. Il nome generico deriva dal sostantivo greco
“kárdamon” che designava il crescione (
Nasturtium officinale
), molto
simile alle
Cardamine
, con foglie pennate. Forma biologica: terofita
scaposa. Periodo di fioritura: marzo-luglio.
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Foglie del fusto in numero di 6-12, uguali o più grandi di quelle basali. Peduncoli
fioriferi lunghi 2.5-4 mm
Cardamine flexuosa With.
La cardamine flessuosa è una specie a distribuzione circumboreale,
presente in quasi tutta Italia (salvo Umbria, Lazio, Molise, Puglia e forse
Sardegna) con optimum nella fascia montana inferiore. Cresce
prevalentemente in faggete e radure boschive, lungo sentieri, su suoli
freschi e umidi. È poco comune e nei pressi del Castello Sforzesco è stata
scoperta crescere entro il fossato esterno (lato nordovest, presso il muro
esterno subito a est del ponte levatoio). Il nome generico deriva dal
sostantivo greco “kárdamon” che designava il crescione (
Nasturtium
officinale
), molto simile alle
Cardamine
, con foglie pennate. Forma
biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Fusti non striscianti. Frutto a contorno triangolare, ristretto in basso, allargato e bilobo
in alto
Capsella bursa-pastoris (L.) Medik. subsp. bursa-pastoris
La borsa del pastore comune è una specie di origine sudeuropea divenuta
cosmopolita, presente in tutta Italia al di sotto della fascia subalpina.
Cresce in vegetazioni disturbate e spesso esposte a calpestio, in giardini,
coltivi, margini di strade e habitat ruderali, su suoli abbastanza freschi e