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insipido. È invasiva e dannosa in quanto ha effetti negativi sulla
biodiversità, diffondendosi ai margini dei boschi, nelle boscaglie
degradate, presso le siepi,sulle bordure erbose e determinando un
impoverimento floristico nella base erbacea a scapito delle specie
autoctone. Il nome generico è la forma diminutiva femminile
dell’aggettivo participiale latino “potens” (potente) e significa “piccola
pianta dotata di forza”, alludendo alle note proprietà medicinali
(astringenti) di diverse specie, fra cui principalmente la tormentilla
(
Potentilla erecta
); l’epiteto specifico allude all’India, territorio incluso
nell’area di origine della specie. Forma biologica: emicriptofita reptante.
Periodo di fioritura: maggio-luglio.
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Foglioline a margine intero, bilobe all'apice. Frutto secco
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Fusti prevalentemente striscianti, radicanti ai nodi. Foglie frequentemente (ma non
sempre!) arrossate. Semi con 6-8 creste trasversali senza linee bianche (binoculare!)
Oxalis corniculata L.
L’acetosella dei campi è una specie eurimediterranea di antica estensione
periferica oltre l’areale primario, presente in tutte le regioni d’Italia.
Cresce in vegetazioni pioniere aperte di ambienti ruderali sottoposti a
calpestio, lungo muri, marciapiedi, margini di strade e viottoli, su suoli
limoso-argillosi decalcificati, ricchi in composti azotati ed è una classica
infestante dei vasi e dei campi, dal livello del mare alla fascia montana
inferiore. Le foglie hanno un sapore acidulo che deriva da un elevato
contenuto in ossalato monopotassico, pericoloso per chi soffre di reni. Il
nome generico deriva infatti dal composto greco “oxýs” (acido) e “háls-
halós” (sale). Forma biologica: emicriptofita reptante. Periodo di fioritura:
aprile-giugno.
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Fusti prevalentemente eretti, mai radicanti ai nodi. Foglie di color verde chiaro. Semi
con 8-10 creste trasversali bianche
Oxalis dillenii Jacq.
L’acetosella di Dillenius è una specie di origine nordamericana oggi
divenuta cosmopolita, presente come esotica naturalizzata in molte
regioni d’Italia. Qui fu introdotta in un periodo non ricostruibile, in
quanto confusa con la congenere, pure americana,
Oxalis stricta
. Cresce
in ambienti disturbati e antropizzati, in orti e campi coltivati, su suoli
calpestati, in giardini, aiuole e lungo le strade, dal livello del mare alla
fascia collinare. Non è dannosa, ma infesta le colture sarchiate e gli orti.
Le foglie hanno un sapore acidulo che deriva da un elevato contenuto in
ossalato monopotassico, pericoloso per chi soffre di reni. Il nome
generico deriva infatti dal composto greco “oxýs” (acido) e “háls-halós”
(sale). La specie è dedicata a J.J. Dillenius (1687-1747), botanico tedesco
che fu attivo a Oxford. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di
fioritura: maggio-ottobre.
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Fiori gialli
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Fiori di altro colore
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Foglie con 2 grandi stipole presso la base del picciolo e quindi apparentemente con 5
foglioline
Lotus corniculatus L. subsp. corniculatus
Il ginestrino comune è una specie eurasiatico-temperata, diffusa e comune
in tutta Italia, dal livello del mare sino alla fascia montana superiore.
Cresce in prati pingui seminaturali, prati da sfalcio, aiuole, parchi, con
un’ampia valenza ecologica. Il nome generico deriva dal greco “lotós”
(latino “lotus”), che designava diverse leguminose foraggere o
commestibili fra cui il trifoglio e il meliloto; l’epiteto specifico deriva dal
latino “corniculus”, cioè cornetto, alludendo alla forma caratteristica del
legume. Forma biologica: emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
aprile-settembre.
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Foglie senza grandi stipole erbacee
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