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Cresce in vegetazioni segetali (campi di cereali) e ruderali lacunose, in
coltivi, giardini, tappeti erbosi, vigne, vasi, lungo le strade, in discariche,
presso le case, su suoli limoso-argillosi piuttosto profondi e
tendenzialmente freschi, ricchi in composti azotati. La pianta è ricca di
potassio, ma contiene piccole quantità di saponine, per cui se ne
sconsiglia l’impiego alimentare (insalata selvatica) da qualcuno messo in
atto. Il nome generico allude alla forma stellata dei fiori. Forma biologica:
terofita reptante/emicriptofita bienne. Periodo di fioritura: gennaio-
dicembre.
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Pianta con fusto peloso tutt'attorno. Capsula cilindrica, lunga il doppio del calice
Cerastium semidecandrum L.
La peverina annuale è una specie di origine eurasiatica, oggi cosmopolita,
presente in tutta Italia dal livello del mare fino a circa 1900 m. Cresce in
ambienti asciutti e soleggiati su ogni substrato, prati, luoghi incolti, coltivi
e radure, su suoli primitivi ricchi in scheletro, sia silicei che calcarei, dalla
pianura alla fascia montana inferiore. Al Castello Sforzesco è possibile
osservarla presso le zone ruderali del Rivellino. Il nome generico deriva
dal greco “kéras” (corno), a causa della forma allungata delle capsule;
quello specifico richiama la presenza di cinque stami (“semidecandrum”
= metà di dieci stami). Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di
fioritura: marzo-giugno.
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Foglie tanto lunghe che larghe, a base cuoriforme, portate da lunghi piccioli filiformi (<
1 mm diam.) partenti da un rizoma strisciante
Hydrocotyle sibthorpioides Lam.
La soldinella delle Mascarene è una specie originaria dell’Asia
sudorientale, oggi a distribuzione pantropicale, in Italia presente solo
come alloctona naturalizzata. Negli ambienti originari cresce quasi
perennemente sommersa in acque basse e stagnanti. Segnalata dalla metà
del secolo scorso sui tappetini erbosi presenti sopra i vespasiani del centro
di Milano, è oggi presente nei giardinetti ombrosi del centro (raramente
anche in periferia) di Milano e Pavia ed è nota anche per il Veneto.
Cresce in vegetazioni erbacee su suoli freschi e ricchi in composti azotati.
Non è in alcun modo dannosa e ha un impatto irrilevante. Al Castello
Sforzesco è presente al passaggio tra il Cortile della Rocchetta e la Corte
Ducale, verso il Cortile della Rocchetta. Il nome generico deriva greco
“hýdor” (acqua) e “kotýle” (piccola scodella), alludendo alla forma
vagamente concava e rotondeggiante delle foglie di alcune specie. Forma
biologica: geofita rizomatosa. Periodo di fioritura; giugno-luglio.
57
Piante con caratteristiche diverse
58
58
Foglie non intere (composte o divise per almeno metà
della lamina)
59
58
Foglie intere o debolmente lobate
97
59
Foglie trifogliate (divise in 3 foglioline)
60
59
Foglie non trifogliate
68
60
Fiori a simmetria raggiata
61
60
Fiori a simmetria bilaterale
63
61
Foglioline a margine dentato, non bilobe all'apice. Frutto carnoso, simile a una
fragolina
Potentilla indica (Andrews) Th. Wolf
La fragola matta o falsa fragola (sinonimo:
Duchesnea indica
(Andrews)
Focke) è una specie avventizia di origine asiatica, presente in tutte le
regioni dell’Italia centro-settentrionale, in Campania e in Sardegna;
coltivata all’Orto Botanico di Torino dal 1816, fu osservata spontanea in
Piemonte e Lombardia già nel corso dell’Ottocento. Cresce in boscaglie
umide e siepi, spesso nei giardini e nei parchi in ambiti piuttosto ombrosi
soggetti a relativo disturbo, al di sotto della fascia montana. Il frutto,
simile a una fragola, non è velenoso, ma di consistenza spugnosa e