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l’epiteto specifico allude alla forma delle foglie. Forma biologica:
emicriptofita rosulata. Periodo di fioritura: aprile-agosto.
100
Foglie chiaramente penninervie, picciolate
101
100
Foglie parallelinervie o con nervi indistinti, senza picciolo
104
101
Foglie attaccantisi ai vestiti
Parietaria judaica L.
La parietaria giudaica o vetriola dei muri (sinonimo:
Parietaria diffusa
Mert. & W.D.J.Koch) è una specie eurimediterranea, oggi cosmopolita,
presente in tutte le regioni d’Italia. Cresce in vegetazioni pioniere nitrofile
su vecchi muri, edifici, marciapiedi e in luoghi rupestri frequentati da
animali, su suoli primitivi ricchi in composti azotati, aridi d’estate, al di
sotto della fascia montana superiore. Simbolo per eccellenza della
vegetazione murale e diffusa in tutto il mondo, è la vecchia “erba
vedrioeula” dei milanesi, che un tempo, grazie alla sua abrasività, veniva
usata per ripulire dalle incrostazioni interne i fiaschi e le bottiglie; aveva
anche impieghi medicinali. La pianta ha proprietà diuretiche, ma il polline
è fortemente allergenico. Diffusa su tutti i muri del Castello Sforzesco. Il
nome generico, dal latino “parĭes” (parete, muro) allude al fatto che
diverse specie di questo genere crescono sui muri. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: gennaio-agosto.
101
Foglie non attaccantisi ai vestiti
102
102
Foglie (almeno quelle basali) a base troncata o cuoriforme
Rumex obtusifolius L. subsp. obtusifolius
Il romice comune è una specie sudeuropea di clima subatlantico, presente
con quattro sottospecie in tutta Italia, salvo che in Sicilia; la sottospecie
nominale (subsp.
obtusifolius
) manca soltanto in Puglia e Sicilia. Cresce
in vegetazioni ruderali lungo strade e fossi, in discariche, insediamenti
rurali, coltivi, prati da sfalcio concimati, su suoli limoso-argillosi freschi,
umiferi, neutri, ricchi in composti azotati, dal livello del mare sino alla
fascia montana superiore. La pianta ha diverse proprietà medicinali e
tempo fa le foglie più grandi erano utilizzate per avvolgere e conservare il
burro. Il nome generico è preso dal medesimo sostantivo latino, che
significa asta, lancia, freccia, per la forma delle foglie di alcune specie;
quello specifico allude alle foglie ad apice ottuso. Forma biologica:
emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-settembre.
102
Foglie arrotondate o attenuate verso la base
103
103
Foglie bianco-farinose di sotto. Sepali ottusi o arrotondati, non terminanti in punta
acuta (lente!)
Chenopodium album L. subsp. album
Il farinello comune è una specie eurasiatica oggi divenuta cosmopolita
nelle zone temperate, presente in tutta Italia dal livello del mare alla fascia
subalpina. Cresce in vegetazioni ruderali lungo le strade, in campi
coltivati (infestante di orti e colture sarchiate) e abbandonati, discariche,
incolti, fossi, presso le case e le malghe, su suoli da aridi a freschi,
solitamente eutrofizzati ma anche molto poveri (calcinacci). Le foglie
giovani sono commestibili da cotte; ovviamente da non raccogliere, a
causa del forte inquinamento, al Castello Sforzesco e nelle aree urbane. Il
nome generico deriva dal greco “chén-chenós” (oca), e “poús-podós”
(piede) e significa “piede d’oca”, per la forma delle foglie di alcune
specie; l’epiteto specifico allude alle minutissime scaglie bianche che
ricoprono foglie e fusti. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di
fioritura: giugno-settembre.
103
Foglie non bianco-farinose di sotto. Sepali triangolari, acutissimi
Amaranthus deflexus L.
L’amaranto prostrato è una specie originaria dalle zone calde
dell’America meridionale; segnalata per la prima volta in Lombardia nella
prima metà dell’Ottocento, ora è presente come avventizia in tutta Italia,
dal livello del mare ai 1000 m circa. Colonizza siti fortemente disturbati