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presso gli abitati, come marciapiedi, muri, lastricati, crescendo su suoli
primitivi ricchi in composti azotati, aridi d’estate. Anche se invasiva, non
è in alcun modo dannosa in quanto competitiva soltanto nelle cenosi
erbacee a elevato degrado antropico. Il nome generico, che è passato a
designare il colore tipico dell’infiorescenza di alcune specie, deriva dal
greco “a” (non) e “maráinein” (appassire) e significa quindi “pianta che
non appassisce”; l’epiteto specifico allude ai fusti prostrati. Forma
biologica: terofita scaposa/emicriptofita scaposa. Periodo di fioritura:
luglio-settembre.
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Fusti pieni, triangolari, senza nodi ingrossati. Fiori con una sola brattea alla base
(CYPERACEAE)
Carex divulsa Stokes subsp. divulsa
La carice divulsa è una specie eurimediterranea presente in tutta Italia al
di sotto della fascia montana inferiore. Cresce in boschi, arbusteti, prati, a
volte ai bordi di strade e in certi angoli semiombreggiati della metropoli,
su suoli abbastanza freschi. Al Castello Sforzesco è reperibile nel fossato
di Piazza d’Armi, a sinistra della Torre del Filarete. Il nome generico si
ritrova già in Virgilio (latino classico) e potrebbe ricollegarsi alla stessa
radice del verbo greco “kéirein” (tagliare), per il margine fogliare
tagliente di alcune specie. Forma biologica: emicriptofita cespitosa.
Periodo di fioritura: aprile-giugno.
104
Fusti cavi, cilindrici, con nodi ingrossati. Fiori inclusi tra
due brattee (POACEAE)
105
105
Infiorescenza di più spighe lineari divergenti all'apice del
fusto
106
105
Infiorescenza a forma di spiga semplice o di pannocchia
108
106
Spighette 3-6-flore (lente!)
Eleusine indica (L.) Gaertn. subsp. indica
La gramigna indiana è una specie di origine asiatica, coltivata in Italia dal
Settecento e segnalata in Lombardia per la prima volta alla fine
dell’Ottocento. Oggi è divenuta cosmopolita nelle aree calde del globo e
in Italia è più o meno naturalizzata in tutte le regioni. Cresce in ambienti
disturbati, incolti calpestati, lungo le vie, spesso nelle fessure tra le pietre
dei marciapiedi, al di sotto della fascia montana. Comune in tutti i
lastricati e fessure del Castello Sforzesco, come anche davanti al Duomo
(dove è testimoniata già da inizio Novecento). Il genere prende
sicuramente il nome da Eleusi, città dell’Attica celebre per i misteri
eleusini, ma l’autore del genere Joseph Gaertner non spiega il motivo di
questa scelta; l’epiteto specifico si riferisce all’India, uno dei paesi
d’origine. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-
agosto.
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Spighette uniflore
107
107
Spighe divergenti dallo stesso punto all'apice del fusto. Spighette inserite sui due lati
della rachide. Ligula formata da un ciuffo di peli
Cynodon dactylon (L.) Pers.
La gramigna rampicante è una specie cosmopolita presente in tutta Italia
al di sotto della fascia montana inferiore. Cresce in ambienti ruderali
molto disturbati e spesso calpestati, in discariche, aiuole aride, ai margini
di vigneti e coltivi dove diviene infestante, lungo le strade, nelle fessure
di lastricati, su suoli da sabbiosi ad argillosi, aridi d’estate. È capace
anche di bucare l’asfalto sotto il quale si accrescono i suoi rizomi. Il nome
generico deriva da due parole greche “kýon-kynós” (cane) e “odoús-
odóntos” (dente) per la forma acuta delle spighette; quello specifico, dal
greco “dáktylon” (dito), allude alla forma dell’infiorescenza, simile a una
mano con le dita. Forma biologica: geofita rizomatosa. Periodo di
fioritura: giugno-settembre.
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