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Spighe divergenti da punti diversi all'apice del fusto. Spighette disposte tutt'attorno alla
rachide. Ligula membranacea
Digitaria sanguinalis (L.) Scop.
La sanguinella comune (sinonimo:
Digitaria sanguinalis
(L.) Scop. subsp.
pectiniformis
Henrard) è una specie mediterraneo-eurasiatica divenuta
cosmopolita sin dall’antichità, presente in tutta Italia dal livello del mare
alla fascia montana. Cresce in ambienti ruderali nei campi, nei giardini e
nei vigneti, presso gli abitati, lungo le strade, nelle fessure dei lastricati in
piena metropoli, come infestante nelle colture sarchiate, su suoli sabbiosi
umidi, ma aridi almeno d’estate. Il nome generico, dal latino “dĭgĭtus”
(dito) allude alla forma dell’infiorescenza, simile a una mano con le dita;
l’epiteto specifico allude a presunte proprietà emostatiche. Forma
biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: giugno-novembre.
108
Infiorescenza a forma di spiga semplice, con spighette
sessili o brevemente peduncolate
109
108
Infiorescenza a forma di pannocchia
114
109
Spighette senza resta
Lolium perenne L.
Il loglio comune, commercialmente venduto come “loietto” per prati
all’inglese o per miscugli di prati permanenti da fienagione, è una specie
eurasiatica oggi divenuta cosmopolita, presente in tutta Italia dal livello
del mare alla fascia montana (a volte anche più in alto). Cresce in
vegetazioni disturbate, parchi, aiuole, giardini, ai margini di strade, in
lastricati sottoposti a calpestio, su suoli limoso-argillosi piuttosto freschi,
ricchi in composti azotati. Comune nei tappeti erbosi del Castello
Sforzesco. Il nome generico appartiene al latino classico, ma con
etimologia incerta, quello specifico allude al ciclo vitale della pianta.
Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di fioritura: marzo-
ottobre.
109
Spighette munite di resta sporgente
110
110
Resta più lunga di 1 cm
111
110
Resta più breve di 1 cm
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111
Spighette uniflore, disposte in infiorescenze dense, simili a una spiga di grano
Hordeum murinum L. subsp. leporinum (Link) Arcang.
L’orzo leporino (sinonimo:
Hordeum leporinum
Link) è un’entità a
distribuzione eurimediterranea oggi divenuta cosmopolita, appartenente a
una specie presente in tutta Italia con tre sottospecie, dal livello del mare
alla fascia montana; questa sottospecie (subsp.
leporinum
) è presente in
tutta Italia salvo che in Valle d’Aosta, dove è sostituita dalla subsp.
murinum
. Cresce in vegetazioni ruderali lungo strade, alla base di muri, in
scarpate e discariche, su suoli spesso sabbiosi, aridi d’estate, ricchi in
composti azotati e poveri in humus. Il nome generico è quello latino
dell’orzo; quello specifico, dal latino “mus-muris” (topo), significa “dei
topi”. Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: aprile-
ottobre.
111
Spighette pluriflore, molto distanziate tra loro lungo il fusto
Brachypodium sylvaticum (Huds.) P. Beauv.
Il paléo silvestre (o brachipodio selvatico) è una specie eurasiatico-
temperata presente in tutta Italia, dal livello del mare alla fascia montana
superiore. Cresce su suoli limoso-argillosi umidi ed è comune nei boschi
freschi, ma compare anche nei querceti e nelle macchie, ove cresce in
tasche di suoli argillosi profondi. Al Castello Sforzesco lo si può trovare
entro il fossato esterno (lato nordovest, presso il Castello, a nord del
ponte). Il nome generico deriva dal greco “brachýs” (breve) e “poús-
podós” (piede) alludendo al fatto che il peduncolo delle spighette è molto
breve o quasi assente; l’epiteto specifico, modificato in “i” con “y” in
epoca storica recente, deriva dal latino “silva” (bosco, selva), alludendo
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