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all’habitat boschivo della specie. Forma biologica: emicriptofita
cespitosa. Periodo di fioritura: giugno-agosto.
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Ligula membranacea. Infiorescenza ovale
Anthoxanthum odoratum L. subsp. odoratum
Il paléo odoroso è un’entità eurasiatica diffusa in tutta Italia, dal livello
del mare sino alla fascia montana superiore, raramente più in alto. Cresce
in prati da sfalcio concimati, su terreni decalcificati subacidi, mediamente
profondi. Le cumarine di cui è ricca danno al fieno un caratteristico
profumo, come la sua stretta parente
Hierochloë odorata
, impiegata in
Polonia per aromatizzare la vodka. Al Castello Sforzesco lo si può
osservare, ad esempio, nei tappeti erbosi di Piazza d’Armi. Il nome
generico è derivato dal sostantivo greco “ánthos” (fiore) e dall’aggettivo
“xanthós” (giallo), ma non se ne capisce il senso, visto che nelle spighette
non c’è niente di giallo; quello specifico allude al profumo emanato dalla
pianta secca. Forma biologica: emicriptofita cespitosa. Periodo di
fioritura: aprile-agosto.
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Ligula sostituita da una linea di peli. Infiorescenza
cilindrica
113
113
Glume poco differenti tra loro, lunghe 1/2-2/3 delle glumette, queste con fini strie
trasversali (lente!). Spighette grandi (2.8-3.4 mm). Setole bruno-rossastre
Setaria pumila (Poir.) Roem. & Schult.
Il pabbio rossastro (sinonimo:
Setaria glauca
auct., non (L.) P.Beauv.) è
una specie mediterraneo-sudeuropea di antica espansione oltre i confini
dell’areale, oggi cosmopolita, presente in tutta Italia dal livello del mare
alla fascia montana inferiore. Cresce nelle vegetazioni segetali (campi di
cereali) e ruderali, in coltivi, orti, giardini, margini di strade, parcheggi,
aiuole, su suoli da sabbiosi ad argillosi, ricchi in composti azotati, poveri
in humus. Il nome generico, dal latino “seta” (setola), fa riferimento alle
setole (rami sterili della pannocchia trasformati in organi di
disseminazione) inserite alla base delle spighette; quello specifico in
latino significa “basso, nano” e male si applica a una parte della diversità
di questa specie, che a volte presenta individui giganti, molto sviluppati,
non ancora correttamente interpretati sul piano sistematico e tassonomico.
Forma biologica: terofita scaposa. Periodo di fioritura: luglio-ottobre.
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Glume molto differenti, l'inferiore ca. 1/2 della glumetta, l'altra quanto le glumette,
queste senza strie trasversali. Spighette piccole (1.8-3.0 mm). Setole verdastre,
raramente rosso-violacee
Setaria viridis (L.) P. Beauv. subsp. viridis
La panicastrella (o pabbio comune) è una specie eurasiatico-mediterranea
oggi divenuta cosmopolita, presente in tutta Italia dal livello del mare sino
alla fascia montana inferiore. Cresce in vegetazioni segetali (campi di
cereali) e ruderali, in coltivi, orti, giardini, margini di strade, parcheggi
aiuole, su suoli da sabbiosi ad argillosi, ricchi in composti azotati, poveri
in humus. Il nome generico, dal latino “seta” (setola), fa riferimento alle
setole (rami sterili della pannocchia trasformati in organi di
disseminazione) inserite alla base delle spighette; quello specifico
richiama il colore delle setole stesse. Forma biologica: terofita scaposa.
Periodo di fioritura: giugno-ottobre.
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Spighette munite di resta sporgente
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Spighette senza resta
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115
Resta ginocchiata
Sorghum halepense (L.) Pers.
La sorghetta (o sorgo d’Aleppo, sorgo selvatico) è una specie di origine
paleotropica (Asia tropicale e Africa), che Linneo descrisse su esemplari
inviatigli dal Medio Oriente. Fu facilitata sin dall’antichità a diffondersi
nelle aree temperate del vecchio mondo, soprattutto in relazione alle
pratiche agricole; oggi è cosmopolita. Cresce dal livello del mare fino ai
600 m circa, soprattutto nei coltivi abbandonati, ma anche in vegetazioni
ruderali, su suoli limoso-argillosi ricchi in composti azotati e in basi,